L' Uomo e il COSMO

L' Uomo e il  COSMO

venerdì 24 luglio 2015

Sono il Conte di Saint- Germain.

Sono il Conte di Saint- Germain.
Ho vissuto molte vite, compresa quella che conosci meglio come il Saint-Germain – In una vita sono stato quello che tu conosci come Mark Twain, o Samuel Clemens. Ho vissuto molte altre volte, prima, durante e dopo Atlantide. Sono come te, con una sola eccezione: sono libero. Mi sono liberato dalle limitazioni della realtà umana, o per meglio dire, dell’illusione umana. La differenza tra te e me non è altro che una sottile linea, un’illusione. Tu sei da una parte dell’illusione, io sono dall’altra. Per tutto il resto siamo uguali. Abbiamo cominciato come angeli. Abbiamo lottato e giocato, molto prima che la Terra esistesse. Siamo scesi sulla Terra. Abbiamo fatto l’esperienza di cosa fosse incarnarsi in un corpo umano e avere numerose incarnazioni. Lungo la strada, abbiamo sperimentato aspetti diversi di noi stessi, creando una quantità di vite, personalità e identità diverse. La differenza – l’unica differenza – tra te e me è la linea illusoria. Dico illusoria perché a un certo punto io ho realizzato che era tutto un gioco, era tutto un’illusione. Io non ero Saint-Germain. Non ero un rabbino ebreo. Non ero Samuel Clemens. Io ero tutto ciò che sono. Quelli erano semplicemente dei ruoli che avevo recitato, proprio come un attore interpreta personaggi diversi in teatro. La differenza tra me e te è che tu prendi troppo seriamente il ruolo che stai interpretando ora. Tu pensi che tu – questa identità umana – sia l’inizio e la fine; io penso che tu non sia altro che un ruolo transitorio. Ti amo, ti onoro e ti rispetto, ma la tua identità umana non è niente. Se ne andrà. Il ruolo che tu stai recitando, fingendo di essere un certo umano, che vive in un certo luogo e che fa un certo lavoro, se ne andrà. Quello che rimarrà è la dolcezza dell’esperienza. Un’esperienza che, naturalmente, è parte della tua anima, parte della totalità di ciò che sei, parte dell’essenza del tuo “Io Sono”, ma non sei tu. Tu fingi di avere dolori, bisogni ed esigenze. Fingi di non avere abbastanza denaro, amore, sostegno e opportunità. Fingi di non conoscere la Via e, per me, questa è la cosa più triste. Fingi di non sapere le risposte. Ma lo Standard – il modello che io sono e tu puoi diventare – sa che è solo un gioco. Puoi rimanerci male e pensare che io non prenda abbastanza sul serio la tua povera vita, che non mi dispiaccia per te. Finiamola con questo gioco. Succhia energia. Anzi ancora peggio; è un modo per farti rimanere intrappolato in questa realtà. Non vedi che attorno a te ci sono tante altre realtà? Tu sei concentrato su questa dimensione, ma tutt’intorno a te ci sono dimensioni e realtà e probabilità che fai finta di non scorgere. Poi ti metti a invocare Dio o gli angeli: “Mostrami la Via.” Io dico che la Via è già con te. È già qui. Quando vuoi vedere la Via? Quando vuoi sentire la Via? Quando vuoi vivere la Via? Tu dici: “Ma, ma, ma, Adamus!” Nel momento in cui dici “ma” e incominci a fare compromessi, io vado via. Ti metti tutti questi “ma” in testa e questo ti blocca e ti trattiene. Ho cose migliori da fare. E anche tu, a dire il vero. Anche tu. I tuoi compromessi, i tuoi “ma” sono esitazioni nel tempo e nella consapevolezza. Mi dici: “Ma, ma la mia famiglia?” La tua famiglia? Non starebbe meglio se tu fossi un vero Standard e non un umano che vive nel compromesso? “Ma, ma,” dici, “e il mio lavoro?” Il tuo lavoro, comunque, non ti piace. Te ne lamenti sempre. Dici: “Ma come faccio con i soldi?” Con questo atteggiamento puoi anche andare in rovina e far la fame. Puoi anche morire, così vieni dall’altra parte e ci facciamo una bella, lunga chiacchierata. L’abbondanza è dappertutto. È nell’aria attorno a te. È nell’energia attorno a te. Immagina di essere in una bolla trasparente. Nella bolla c’è tutto quello di cui hai bisogno per il tuo sostentamento come umano e in grande abbondanza. Ci si sta bene, ma tu non vuoi guardarla. È come se un cieco camminasse in un grande negozio di alimentari e dicesse: “Ma il cibo, dov’è?” Se allunghi la mano, se apri gli occhi, vedrai che è dappertutto. Non è detto che l’abbondanza arrivi nei modi convenzionali come una busta paga. Non ti deve per forza arrivare perché qualcun altro te la dà. Semplicemente la realizzi da solo. Che cosa intendo con “realizzi”? Voglio dire che tu realizzi che è già lì, distante una mezza dimensione, un mezzo respiro. È lì. È pronta a venire da te e a servirti. Questo universo è pieno di energia. È dappertutto. L’energia esiste in uno stato neutro finché non viene attivata. Quando verrà attivata da un tuo comando, si realizzerà. Ricorda: “Il Maestro permette che l’energia lo serva.” Tu sei un Maestro. Tu permetti all’energia di servire te. Che l’energia venga da un’altra persona o che sia in un deposito neutro nell’etere, essa vuole servirti. Ma prima vuole sapere una cosa – che tu riconosca di essere un Creatore e uno Standard.

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