L' Uomo e il COSMO

L' Uomo e il  COSMO

mercoledì 23 aprile 2014

*LO SCOPO VERO DELLA MENTE UMANA E...LE ORIGINI DEL PENSIERO*

20 aprile 2014 alle ore 10.21 Come vi è un bene per ogni cosa nella Creazione ,lo è stato anche per la mente umana.Diciamo pure che lo è stata un bene grande e che ora la cosa va' invertita facendo rientrare il nostro corpo di luce, che è più collegato all' intelligenza del nostro Se' Divino,poichè la mente ha preso troppo il sopravvento elaborando montagne di pensieri, intrecciatisi con altri gruppi di pensieri ,via via sempre più andando avanti nelle ere passate.Qui, ora!... cosi si richiede un attenta comprensione del come noi elaboriamo pensieri e da dove realmente li prendiamo ,come ho già iniziato ieri ...ovvero per la maggiore si tratta di IPNOSI COLLETTIVA. Ho postato questo scritto di A.SAN GERMAIN oggi per Pasqua per sorridere un pò su come Lui tratta l argomento mente e pensieri. Tutto vero !! Tutto ben spiegato e nel comprensibile .Buona riflessione con risata integrata. BUONA VITA A NOI RISVEGLIATI E NON... Nazario-
Estratto prelevato da: CRIMSON CIRCLE "La Serie della Scoperta" Con A. SAN GERMAIN canalizzato da Geoffrey Hoppe I pensieri Parliamo un attimo dei pensieri. Sapete, in passato ho usato la parola mente. In realtà la mente, il cervello è un elemento molto necessario. All'inizio, quando iniziaste ad arrivare sul pianeta e prendeste una forma fisica era molto difficile restare qui e restare equilibrati. È un po' come un essere di luce che cerca di restare in un corpo fisico. La mente era una pezzo di connessione, la parte che vi ha permesso di restare qui in equilibrio. Si usava la mente per capire – o meglio per guidare – la biologia. Questo era lo scopo numero uno: guidare la biologia attraverso ciò che chiamiamo anayatron. In fondo si trattava d’integrare il set di luce nella biologia. Poi l’avete usata solo per la memoria e per una semplice relazione di tempo e spazio. Il vero corpo di luce non capisce il tempo né lo spazio. Non lo vuole. Non si abitua bene al tempo e lo spazio, perché è come qualcosa di molto gonfio che tende a vagare. Certo, era molto difficile restare incarnati qui attraverso lo strumento di connessione chiamato la mente, riusciste a farlo. In questa dimensione la mente vi permise anche il discernimento, cosa che l'intelligenza divina, diciamo così in realtà non poteva fare. L'intelligenza divina non aveva alcuna confidenza con questa realtà fisica e quindi aveva pochissimo senso di discernimento. Voi, come il rappresentante umano dell'anima, quello che aveva affrontato tutte le vite, su questo pianeta avete imparato molto sul discernimento. Non parlo per forza di giudizio perché avete anche quello, ma di discernimento. Non mettere la mano sul forno caldo; ti brucerai. Questo è un tipo di discernimento molto semplice. Non superare il limite della rupe; non hai le ali come un uccello. Voi imparate queste cose lungo il percorso e per questo la mente serve uno scopo davvero brillante. È anche attraverso la mente che... la mente è stata un tale strumento di connessione per il vostro corpo di luce quando all’inizio è entrato nel fisico che sarà una parte altrettanto integrante nel lasciare che entri il vero corpo di luce. In passato l'avete usata per adattare il corpo di luce ora invece permetterà il corpo di luce. La mente è diventata così brava con gli elementi chimici ed elettromagnetici e anche alcune delle altre pulsazioni energetiche che ora sa bene come mantenere l’equilibrio. In effetti è attraverso il meccanismo del cervello che molto del vostro corpo di luce entrerà. Ne parleremo in dettaglio. In ogni caso sta avvenendo proprio adesso. Ecco, la mente serve un ottimo scopo ma lungo il percorso la mente, il sé e molte altre dinamiche hanno creato ciò che chiamate pensieri – i pensieri – e i pensieri sono ciò che è diventato il vero limite. I pensieri erano una specie di mini forma di coscienza o coscienza limitata nata dalla combinazione del vostro cervello e dalla comprensione della realtà, ma hanno anche iniziato a credere nei limiti. Potreste dire che l'anima ha incarnato una parte di sé, un raggio di sé in questa realtà fisica, ha preso un corpo, ha preso un cervello e poi ha scoreggiato e quelli sono i pensieri. (risate) È proprio così. La mente ha tirato fuori un pensiero. Il pensiero era limitato. Il pensiero si basava su molte credenze e i limiti e paure e cose del genere. Le persone, gli umani sono diventati esseri pensanti. Ora, c'è una differenza tra la mente e ciò che sa e un pensiero. Il pensiero tende ad avere il limite e la paura e l'ansia e dopo un po', con una lunga successione di pensieri – che in realtà non sono l'intelligenza, non sono la coscienza superiore; sono solo piccole scorregge lungo il percorso, è il miglior modo che posso trovare per descriverle, sono piccole bolle – questi piccoli pensieri escono in una successione o progressione tali che molto presto iniziate a crederci e a credere che voi siete i pensieri. Molto presto i pensieri dominano, controllano, iniziano a gestire lo spettacolo. Per questo affermo anche che i pensieri vi portano via la vita dalla vita. È proprio così. Sono le cose con cui voi negoziate con voi. C'è un pensiero che negozia con un altro pensiero. Avete pensieri che cercano di negoziare e cercano di controllare gli altri pensieri e sentiamolo dentro per un attimo. Sentiamo i pensieri. Da dove hanno origine? Nessuno si è mai chiesto, “Da dove arrivano i pensieri?” Cercate di risalire a un pensiero. Allora, da dove vengono? Come mai nessuno ci ha mai pensato e ha detto, “Da dove vengono?” Beh, gli scienziati diranno che vengono dal vostro cervello. No, non è così. Non vengono dal vostro cervello. Il cervello non contiene nessun tipo di pensiero emozionale. Lui sforna fatti e cifre. Tira fuori dati storici quando un pensiero emotivo li richiama. Da dove vengono i pensieri? Sì. È un gran mistero. È un gran mistero. Sono solo bollicine, sapete, che eruttate all'esterno. Non sono vostri. Se cercate di risalire e trovare l'origine di un pensiero – che bel titolo per un libro, “Le Origini di un Pensiero” – sarebbe quasi impossibile, perché le tracce sono state ricoperte da molte altre tracce di altri pensieri. Molto presto inizierete a considerare una traccia dopo l'altra e non riuscirete mai a risalire all'origine di un pensiero. E pure c'è, eppure voi lo mettete in scena, ci credete e pensate che sia voi – non è così. Quel pensiero potrebbe essere un pensiero di gruppo o un pensiero della coscienza di massa. Potrebbe essere un pensiero che arriva da altre persone e che tu lasci entrare – shwssttt! – nei tuoi pensieri. La scoreggia di qualcun altro che si unisce alle tue scorregge e tu dici, “Oh sì, i miei sono davvero terribili, vero?” (qualcuno ride) Beh, no! Tanto per cominciare non erano tuoi. Era solo qualcosa che era là fuori e che tu hai accettato come te stesso. Ho sottolineato la storia dell'ipnosi perché è così che le persone sono diventate. È così che è diventata la coscienza. È solo molta accettazione o mancanza di vera comprensione dei pensieri. La gente dice, “Questi pensieri folli sono miei” e quindi vanno dallo psichiatra. È come andare da una scoreggia più grossa per capire le tue scorregge piccole. (risate) Lo psichiatra o lo psicologo cercano di aiutarti a capire perché sei pazzo e invece non sanno neppure da dove arrivano i pensieri. Non capiscono il cervello. Non capiscono il suo ruolo. Non capiscono cos'è un pensiero e come i pensieri si uniscono. Non è una cosa negativa avere dei pensieri e anche come Maestro continuerete ad averne. Inizierete però a discernere quali sono i vostri veri pensieri e da dove arrivano. Hanno origine dalla vera Essità? O da una fossa biologica della coscienza comune? FINE DELLA PRIMA PARTE
----------------------------------- *CONTINUERO' CON LA SECONDA *L' ILLUSIONE DELLA SEPARAZIONE .* a PRESTO. DISCUTIAMO DI QUESTO SE VOGLIAMO OGGI CERCANDO DI PARLARE SENZA PENSIERI RACCOLTI IN GIRO E ACCETTATI TUTTI COME VERI PENSIERI LIBERATORI .PARLIAMO DALL' INTERNO DI NOI ,NUDI ! COME FOSSIMO NATI ORA.COSI FORSE POSSIAMO PARLARE CON L'ESSENZA DEL NOSTRO SPIRITO PURO E INCONTAMINATO .

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