L' Uomo e il COSMO

L' Uomo e il  COSMO

sabato 22 ottobre 2011

** DISSETARSI ALLA FONTE DEL PROPRIO SANTUARIO INTERIORE **



pubblicata da Nazario Cannella il giorno venerdì 21 ottobre 2011 alle ore 15.42

Dal Sito - )*Stazione Celeste

-Estratto dal libro di RASHA EDITO )*STAZIONE CELESTE Esistono molti percorsi tradizionali che offrono formule concepite per condurre il ricercatore spirituale a successivi livelli di consapevolezza della sua connessione Divina. E questi metodi consacrati hanno aiutato molti a ottenere risultati in quest’eterna ricerca. Si dovrebbe tuttavia comprendere che nessuno è costretto a scegliere un metodo tradizionale e una disciplina spirituale accettata per raggiungere i livelli cui è possibile accedere.

Non siete limitati ad alcuna ricetta particolare per scegliere come realizzare l’Essenza dell’Uno, giacché i sentieri possibili che portano a destinazione sono infiniti. Alcuni sono stati scoperti e sviluppati in sistemi elaborati che, se attentamente seguiti, faciliteranno in qualche modo il viaggio in modi prevedibili. Per qualcuno, però, tale approccio somiglia un po’ alla “pittura mediante i numeri”: in un modo o nell’altro il risultato emergerà sulla tela. Dipende da ciascuno scegliere come sperimentare il processo della creazione della propria opera d’arte.

Puoi scegliere di sperimentare il tuo viaggio percorrendo un sentiero ben tracciato, assieme ad altri, fornito di mappe e di guide, e d’insegnanti pronti a indicarti il cammino. Ma, inevitabilmente, tutti questi sentieri conducono all’interno. Le guide e i manuali non possono portarti oltre. In fondo, una volta stabilito il tuo percorso, il tuo viaggio resta un’esperienza solitaria che non può essere replicata da altri. Non hai bisogno di scegliere e di praticare una disciplina spirituale riconosciuta o di aderire a una religione al fine di sperimentare pienamente l’esperienza del tuo viaggio sacro verso l’Essenza dell’Uno.

Forse desideri fare tale scelta. E puoi trarne grande soddisfazione e un forte sentimento di connessione Divina. Ma questo non vuol dire che tale scelta sia appropriata per un altro ricercatore, né che garantirà per forza un risultato comparabile. Molti sceglieranno di non fare l’esperienza del viaggio sacro seguendo un sentiero stabilito, e cercheranno alla fonte del proprio santuario interiore la via che li porterà alla stessa destinazione. Non esistono strade giuste o sbagliate verso l’Essenza dell’Uno. E non si può in alcun modo determinare quale delle infinite possibili strade sarà la più diretta. Perché ciascun viaggio è Unico.

Non importa se nell’esprimere la tua devozione scegli di seguire le tracce dei tuoi antenati o un cammino mai prima percorso da altri – quel che conta è che il tuo cuore ti ci abbia portato.

La colpa e la vergogna non devono giocare alcun ruolo nella scelta del veicolo con cui esprimere la tua connessione Divina. Sia che queste emozioni avverse costituiscano la ragione per cui continui ad aderire a un sentiero ancestrale, sia che esse rappresentino i residui emozionali del fatto che ne hai abbandonato uno, la vibrazione di riluttanza è la stessa e rovinerà il potenziale fascino inerente al percorso scelto. Scegli la tua direzione provando gioia e sentendo la connessione col tuo cuore, e t’imbarcherai in un viaggio che ti nutrirà sempre.

Il senso di realizzazione spirituale, universalmente cercato, non dipende dall’affiliazione scelta o dal numero dei rituali compiuti. L’esperienza di gioia della connessione Divina trascende infatti tutte le barriere culturali e religiose ed è stata vissuta, da tempi immemorabili, da esseri appartenenti a tutte le tradizioni.

È assolutamente falso asserire che un particolare sentiero sia l’unico vero o che un popolo particolare sia il popolo eletto. Queste son costruzioni mentali create dagli uomini e basate sulla paura.

Voi che siete stati sottomessi al giogo della paura per portare il peso di dogmi inventati dall’uomo, vi siete ritrovati a fare una tortuosa deviazione invece del cammino diretto verso la Divinità che cercate. Gli esseri che vi hanno istruito in queste pratiche sono stati anch’essi, più spesso che no, fuorviati. E le tattiche basate sulla paura impiegate per legarvi a un certo tipo di culto son quelle che sono state usate per irretire i cuori di quegli stessi che le insegnano. Quando ci si prende la briga di mettete in questione tali sistemi di religione basati sulla paura, si vede piuttosto facilmente la motivazione che li sostiene per perpetuare la tirannia spirituale che è stata imposta a così tanti di voi.

Il Dio che anelate di conoscere non cerca di controllarvi, né vi punisce quando scegliete di esprimere il libero arbitrio di cui siete stati dotati. Non vi è stata data l’opportunità di sperimentare la vostra Divinità nella forma fisica semplicemente per dover seguire le prescrizioni di una routine particolare. Vi è stata data una libertà di scelta illimitata, e questa scelta ingloba tutte le possibilità d’espressione della vostra Divinità innata. In quest’epoca di risveglio della coscienza di sé, avete l’occasione di riconoscere l’infinito potenziale della vostra natura, e di darvi il PERMESSO di esprimere questa conoscenza come PREFERITE.

Il libero arbitrio inerente alla condizione umana è incondizionato: siete liberi di fare qualunque cosa, di essere qualunque cosa e di credere in qualunque cosa, in qualunque modo vi piaccia. Questo è il vostro Divino diritto innato. E questa libertà implica il diritto di raccogliere le conseguenze d’ogni azione. Voi stessi avete creato questo sistema per poter sperimentare i risultati delle vostre scelte.



I dogmi basati sulla paura, che trovate ovunque nel mondo, illustrano con innumerevoli esempi tutto ciò che voi non siete. Quando tentate di adattarvi a questi modelli, il grado di malessere diventa invariabilmente intollerabile. Inevitabilmente, vi allontanate, sia che questo distacco si esprima fisicamente o semplicemente con una disconnessione del cuore.

Non avete alcun obbligo verso la pretesa “verità” che può esservi stata trasmessa da generazioni di cercatori fuorviati. Il vostro obbligo è verso la verità che avete scoperto nel più profondo del vostro cuore – e verso quella soltanto.

Per ciascuno di voi esiste solo una verità: la sua verità.

Non avete alcun obbligo verso la pretesa “verità” che può esservi stata trasmessa da generazioni di cercatori fuorviati. Il vostro obbligo è verso la verità che avete scoperto nel più profondo del vostro cuore – e verso quella soltanto.

È contrario al concetto stesso di devozione spirituale aderire a una scuola di pensiero impostavi dal potere delle masse quando i suoi concetti violano quella che riconoscete come la vostra verità interiore. Questa è la sfida che ha diviso gli esseri umani fin dall’inizio della vostra storia. E a questa sfida tutta l’umanità partecipa.





Ciascuno di voi possiede una visione unica e l’esperienza della connessione Divina di ciascuno è ineguagliabile. Potete descrivere la vostra esperienza di risveglio con le stesse parole di un altro o trovare, ascoltando o leggendo le parole di un altro, che i sentimenti espressi descrivono i vostri. Tuttavia il linguaggio può solo cominciare ad avvicinarsi all’essenza dell’esperienza stessa. E anche se ci sono molte presunte autorità che hanno cosparso il sentiero spirituale di segnali riconoscibili e rassicuranti, l’esperienza effettiva è vostra e solo vostra. Perché il linguaggio non può rendere la sensazione di unirsi con la propria Divinità.

Quando parli, dunque, sappi che parli solo per te stesso. La tua verità non può essere la verità di un altro essere, perché ciascuno di voi percepisce l’esperienza della vita attraverso una lente concepita per dargli una visione esclusiva, solo per i suoi occhi.

Nessun commento:

Posta un commento