Abraham Lincoln e John F. Kennedy si spinsero a togliere ai banchieri il signoraggio e...
pubblicata da Coscienza collettiva per la tutela dei diritti di tutti i consumatori. il giorno mercoledì 24 agosto 2011 alle ore 15.43
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Lincoln, durante la guerra civile americana (1861-1865), si trovò a
dover trovare il denaro per sostenere le spese belliche. Le banche lo
prestavano allo Stato (l'Unione) ma richiedevano un interesse altissimo,
tra il 24 e il 36%. Lincoln decise di non accettare questo ricatto, che
avrebbe rovinato finanziariamente il suo popolo, e fece approvare dal
Congresso una legge autorizzante il Ministero del Tesoro a emettere
biglietti di stato come valuta legale.
Lincoln, nel 1862, disse: "Il privilegio di creare ed emettere moneta non è solo
la suprema prerogativa dello Stato, ma anche la sua massima risorsa creativa.
Mediante l'adozione di questi principi, al contribuente verranno risparmiati immensi
importi di interessi (passivi sul debito pubblico- N.d.A.). (The privilege of
creating and issuing money is not only the supreme prerogative of Government,
but is the Government's greatest creative opportunità). By the adoption of these
principles, the taxpayers will be saved immense sums of interest.)" .
Questi Dollari di Stato furono soprannominati "Greenbacks" perché
erano stampati con inchiostro verde sul loro dorso. Con essi, e con una
emissione di buoni del tesoro venduti al popolo, il governo Lincoln potè
far fronte alle spese di guerra e a tutte le spese dello Stato senza indebitare
lo Stato stesso e i cittadini, e vinse la guerra. Con giusto orgoglio,
egli potè quindi commentare: "... abbiamo dato al popolo di questa Repubblica
la massima benedizione che abbia mai avuto: il suo proprio denaro per pagare
i suoi propri debiti (zve gave the people ofthis Republic the greatest blessing
they have ever had - their own paper money to pay their own debts...)"33.
Poco dopo, The London Times pubblicò un articolo in cui esprimeva
l'opinione di chi restava danneggiato da questa mossa di Lincoln, ossia
i banchieri internazionali: "... se questa scellerata politica finanziaria, che ebbe
origine nella Repubblica nordamericana, si consolidasse istituzionalmente, lo
Stato provvederebbe al proprio denaro senza costi. Salderebbe i debiti e resterebbe
senza debiti. Avrebbe i fondi per svolgere i propri compiti. Diverrebbe prospero
senza precedenti nella storia degli Stati civilizzati del mondo. Le menti e
le risorse di tutti i Paesi si trasferirebbero nel Nordamerica. Quello Stato dev'esser
distrutto, o distruggerà ogni monarchia sulla terra. (... ifthat mischievous
financial policy, which had its origin in the North American Republic,
should become indurated down to afixture, then that Government willfurnish
its own money without cost. It zvill pay off debts and be without a debt. It will
have ali the money necessary to carry on its commerce. It will become prosperous
beyond precedent in the history of the civilized governments of the world.
The brains and the wealth of ali countries will go to North America. That government
must be destroyed, or it will destroy every monarchy on the globe.)"34.
Nel 1972, il Governo USA stimò che il risparmio per le casse dello
Stato, dovuto ai Greenbacks, in termini di interessi non versati alle
banche (quindi mancati guadagni per i banchieri), era stato di 400 miliardi
di Dollari.
Otto von Bismarck, Cancelliere del Reich, disse nel 1876 su Lincoln:
«Ottenne dal congresso il potere di prendere a prestito dal popolo vendendogli
titoli degli States e lo Stato e la nazione sfuggirono alle macchinazioni
dei finanzieri stranieri. Essi capirono al volo, che gli Stati Uniti sarebbero
sfuggiti alla loro presa. La morte di Lincoln era con ciò decisa».
La giovane repubblica americana nacque come tentativo di affrancare
"the people" dal dominio dei banchieri, che già dominavano i governi
europei. Il tentativo ebbe però vita difficile e breve, anche se il genio
di alcuni grandi presidenti riuscì a segnare qualche limitata vittoria.
Un'abile mossa di Lincoln fu l'affrancamento degli schiavi. Essa servì a
rendere inaccettabile all'opinione pubblica britannica che il Regno Unito
continuasse ad appoggiare i sudisti contro l'Unione. Lincoln vinse la
guerra e la repubblica americana rimase unita e libera, ma non per molto
tempo: poco dopo la fine della guerra civile, Lincoln fu assassinato e
il Congresso revocò la legge sui Greenbacks sostituendola col National
Banking Act, in forza del quale le banche nazionali sarebbero passate alla
proprietà privata e il denaro da esse emesso sarebbe stato gravato di
interesse. I Greenbacks statali sarebbero stati ritirati dalla circolazione.
Nel 1913, dopo circa cinquantanni di parziali riforme, durante i quali
fu assassinato il 20° presidente, James A. Garfield (colpevole di aver
denunciato il dominio dei banchieri privati sullo Stato), il Congresso varò
il Federai Reserve Act, con cui il Congresso si spogliò del potere, riservatogli
dalla Costituzione in via esclusiva, di emettere denaro, e lo
conferì a un sistema di corporations di banchieri privati, cui donò anche
il potere di fissare il tasso di interesse.
Seguì un lungo periodo di sudditanza dello Stato verso il potere
bancario, senza alcun tentativo di reazione da parte dei presidenti succedentisi
in carica, fino alla elezione di John Fitzgerald Kennedy.
Kennedy, per mezzo dell'Executive Order 11110 del 4 Giugno 1963,
riprese allo Stato, nella persona del presidente, il potere sovrano di
emettere denaro - denaro esente da debito e da interesse, detto United
States Notes - in parallelo la Federai Reserve Bank Corporation e le sue
Federai Reserve Notes. E probabilmente aveva in animo di riportare
completamente al Congresso il potere monetario. Prima di essere assassinato
anch'egli, pochi mesi dopo, fece in tempo a emettere (sottraendoli
ai profitti dei banchieri della Federai Reserve Bank) $ 4.292.893.825
in banconote. Queste banconote vennero rapidamente richiamate dalla
circolazione dopo il suo assassinio, mentre le indagini sull'omicidio del
presidente venivano depistate e le prove manomesse.
A quarantadue anni di distanza da quei fatti, gli U.S.A. affondano
in un debito pubblico che non potranno mai rimborsare, mentre l'indebitamento
dei cittadini e delle imprese verso le banche commerciali
è circa il quintuplo del prodotto interno lordo. Tratto dal libro Euroschiavi III edizione
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