sabato 13 aprile 2013

*SUL BENE E MALE*

Gibran Kalhil Gibran - Il profeta E un anziano della città disse: Parlaci del Bene e del Male. E lui rispose: Io posso parlare del bene che è in voi, ma non del male. Poiché il cattivo non è che il buono torturato dalla fame e dalla sete. In verità, quando il buono è affamato cerca cibo anche in una caverna buia e quando è assetato beve anche acqua morta. Siete buoni quando siete in armonia con voi stessi. Tuttavia, quando non siete una sola cosa con voi stessi, voi non siete cattivi. Una casa divisa non è un covo di ladri, è semplicemente una casa divisa. E una nave senza timone può errare senza meta tra isole pericolose senza fare naufragio. Siete buoni nello sforzo di donare voi stessi, Tuttavia non siete cattivi quando perseguite il vostro vantaggio. Quando cercate di ottenere, non siete che una radice avvinghiata alla terra per succhiarne il seno. Certo, il frutto non può dire alla radice: "Sii come me, maturo e pieno e sempre generoso della tua abbondanza". Poiché come il frutto ha bisogno di dare, così la radice ha bisogno di ricevere. Siete buoni quando la vostra parola è pienamente consapevole. Tuttavia non siete cattivi quando nel sonno la vostra lingua vaneggia. E anche un discorso confuso può rafforzare una debole lingua. Siete buoni quando procedete verso la meta, decisi e con passo sicuro. Tuttavia non siete cattivi quando vagate qua e là zoppicando. Anche chi zoppica procede in avanti. Ma chi è agile e forte, non zoppichi davanti allo zoppo stimandosi cortese. Voi siete buoni in molteplici modi e non siete cattivi quando non siete buoni. Siete soltanto pigri e indolenti. Purtroppo il cervo non può insegnare alla tartaruga ad essere veloce. Nel desiderio del gigante che è in voi risiede la vostra bontà, e questo è un desiderio di tutti. In alcuni è un torrente che scorre impetuoso verso il mare, trascinando con sé i segreti delle colline e il canto delle foreste. In altri è una corrente placida che si perde in declivi e indugia prima di raggiungere la sponda. Ma chi desidera molto non dica a chi desidera poco: "Perché esiti e indugi?". Poiché, in verità, chi è buono non chiede a chi è nudo: "Dov'è il tuo vestito?", né a chi è senza tetto: "Cos'è accaduto alla tua casa?".

Nessun commento:

Posta un commento